mercoledì 18 gennaio 2012

Midnight in Paris

Woody Allen
Stati Uniti d'America, 2011

Partiamo dall’ovvia considerazione che i gusti sono soggettivi per antonomasia e che, sebbene si possano certamente costituire dei criteri cardine attraverso cui inquadrare le opere d’arte e si possa imporli con tutta l’autorevolezza esistente, la verità è che non esiste un giudizio universale né uno meno soggettivo degli altri.
Detto questo, Woody Allen è per me fonte di quel sublime piacere leggero e frivolo con cui si attende qualcosa che si sa essere delizioso.
Il termine non è casuale e non può essere sostituito, poichè rappresenta meglio di qualunque altro ciò che riesce a confezionare questo regista americano che ha creato, notoriamente trasponendo sé stesso sullo schermo (sempre che ciò non sia fumo negli occhi), uno stile in cui riescono a confluire caratteri diversissimi che mai come in questo caso si sposano dando vita ad un timbro unico e riuscitissimo.
In Allen, infatti, si mescolano il tocco delicato e sofisticato di buona parte del cinema francese, l’ironia ed il sarcasmo eleganti del buon cinema inglese, lo svisceramento esistenziale e pittoricamente emotivo del sempre più ottimo cinema est europeo e la doverosa dose di frenesia ipocondriaca americana, certamente qui esasperata, ma mai fino a divenire dramma (potesse la nostra società imparare a soffrire degli abbandoni nell’assenza di rancore di cui è pervaso il cinema alleniano!). Confeziona il tutto un senso di raffinata armonia che si prende gioco delle umanità più fragili - ma sostanzialmente purificate dal cinismo più sincero ed indifeso – con tocchi amorevoli e paternali.
Midnight in Paris non fa eccezione e anzi splende di una luce rimpolpata rispetto agli ultimi film che l’hanno preceduto. Si colora, infatti, della poesia dei luoghi della mente e di un’ironia che riesce ad essere nel medesimo tempo dissacrante ed esaltante avvicinando a noi con semplicità ed umanità artisti che hanno fatto la storia di una civiltà.
Questo film, che trasporta i propri personaggi in tempi antichi, ha il meraviglioso potere di far vivere in noi sensazioni lontane da questo tempo, come se avvertissimo – o sperassimo – che lontano da oggi tutto fosse pervaso di quella profondità leggera e armoniosa che abbiamo purtroppo perduto per strada.

Ottimo.

2 commenti:

  1. non sono storicamente un grosso fan di allen, ma nemmeno un detrattore. sono sempre stato nel mezzo con woody, però questo midnight mi è piaciuto particolarmente!

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    1. Si, ho letto la tua recensione ed in questo caso direi che siamo pienamente d'accordo :-)

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